Il mercoledì dell’ultima settimana di regular season ci regala un antipasto che sa tanto di spareggio playoff. All’alba italiana si affrontano Orlando Magic e Atlanta Hawks, due squadre già sicure di un posto nel play-in tournament, ma ancora in piena lotta per la posizione finale nella griglia.
La classifica è cortissima, e arrivare più in alto significa avere un vantaggio enorme nei match a eliminazione diretta. In più, Magic e Hawks si rivedranno domenica ad Atlanta per chiudere la stagione: il primo round di questa mini-serie va in scena ora. Chi darà il primo colpo?
Orlando Magic: Joseph, Caldwell-Pope, Banchero, Wagner, Carter Jr.
Atlanta Hawks: Young, Daniels, Niang, Risacher, Okongwu.
Per i Magic è stata una stagione fatta di alti e bassi. Partiti con aspettative altissime dopo il buon playoff dello scorso anno (eliminati in Gara 7 dai Cavaliers), hanno avuto un avvio solido, con un Banchero in modalità All Star: 50 punti a Detroit prima di infortunarsi alla spalla. Due mesi fuori, e con lui ai box, l’attacco è passato nelle mani di Franz Wagner. Il tedesco ha risposto alla grande, e Orlando ha continuato a vincere, puntando anche alle 50 vittorie stagionali.
Ma la sfortuna non ha dato tregua. Quando è tornato Banchero, si è fermato proprio Wagner, con lo stesso infortunio. E nel frattempo mezza squadra era out per vari acciacchi. La chimica di squadra è saltata, e con essa anche la continuità di risultati.
Oggi, con l’eccezione di Suggs e Moritz Wagner (stagione finita per entrambi), tutti sono tornati a disposizione, e la squadra sembra aver ritrovato un minimo di ritmo. Ma non basta: c’è da passare attraverso il play-in, e le altre concorrenti – Heat, Bulls, Hawks – sono tutte in forma. Evitare l’ottavo posto (che vorrebbe dire affrontare subito Boston) sarebbe ideale, ma prima bisogna pensare a entrare, vincendo le partite che restano.
Stagione simile per Atlanta, anche se con meno pressioni iniziali. I ragazzi di Quin Snyder sono ormai abituati al limbo del play-in: troppo forti per tankare, ma troppo fragili per competere con le big.
A metà stagione, però, sono arrivate rivoluzioni. La convivenza Young-Murray non funzionava, e la dirigenza ha scelto: Murray via, destinazione New Orleans. De’Andre Hunter, uno dei candidati al premio di Sixth Man of the Year, è stato spedito ai Cavaliers. In cambio sono arrivati Caris LeVert e Georges Niang, che si sono subito inseriti nel sistema Hawks.
Risultato? Una squadra che fa il suo dovere contro chi sta sotto, ma che fatica terribilmente contro le squadre da playoff. Il record vicino alla parità rispecchia esattamente il loro valore attuale. Il play-in è il loro habitat naturale, e con Bulls e Heat alle calcagna, ogni partita ora conta doppio.
I due precedenti stagionali tra queste squadre sono finiti con lo stesso scarto: 6 punti. Partite tiratissime tra due squadre molto vicine per talento ed esecuzione, anche se – a organico completo – i Magic dovrebbero avere qualcosina in più. Gli Hawks, però, sono una brutta gatta da pelare per Orlando, e ci aspettiamo un altro match punto a punto. L’intensità potrebbe essere da playoff, con ritmi bassi e tanta fisicità.
🏀 Giocata facile: Under 225 punti
Orlando è una squadra solida in difesa, anche senza il miglior stopper (Jalen Suggs). Atlanta, storicamente, fatica a segnare contro i Magic, e l’attacco di Orlando è tutt’altro che esplosivo. I due scontri stagionali sono già finiti under, e visto quello che c’è in palio, ci aspettiamo una gara molto “playoff style”: difese intense, ritmi bassi. Tutto fa pensare a pochi punti.
🏀🏀 Giocata bilanciata: Vittoria Atlanta Hawks (Handicap +4)
Sfida equilibrata, come dimostrano i precedenti. I bookie sembrano sottovalutare un po’ gli Hawks, ma noi la vediamo come una partita da 50-50. Se si decide negli ultimi possessi, avere 4 punti di margine può fare tutta la differenza.
🏀🏀🏀 Vittoria Atlanta Hawks (testa a testa)
Siamo ai dettagli. Una palla vagante, un fallo in più, un rimbalzo offensivo… E poi c’è Trae Young, uno che i tiri decisivi li ha già messi tante volte in carriera. Se la partita si gioca sul filo, lui può essere l’uomo in più. Non sarebbe una sorpresa vederlo firmare un altro game-winner.