La partita di martedì notte segnerà ufficialmente l’inizio di una nuova era per i Sacramento Kings. Dopo 7 stagioni e mezzo, De’Aaron Fox non è più il leader della squadra, essendo stato ceduto ai San Antonio Spurs. Il playmaker ha informato la dirigenza della sua intenzione di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2026, portando il front office a cederlo per ottenere almeno qualcosa in cambio dell’ex All-Star.
In cambio è arrivato Zach LaVine, ma non sarà ancora disponibile, quindi i Kings dovranno affrontare i Timberwolves con un quintetto inedito. Riusciranno comunque a strappare una vittoria?
Minnesota Timberwolves: Conley, Edwards, Alexander-Walker, McDaniels, Gobert.
Sacramento Kings: Monk, McDermott, DeRozan, Murray, Sabonis.
Minnesota arrivava da cinque vittorie consecutive e, con un calendario abbordabile davanti a sé, sembrava lanciata verso una solida posizione ai playoff. Ma, come si dice, “se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è”. I Timberwolves hanno incredibilmente perso contro i Washington Wizards, la peggior squadra della lega, che fino a quel momento aveva un record di 7 vittorie su quasi 50 partite e veniva da 15 sconfitte consecutive.
Una sconfitta imbarazzante, ma che comunque vale solo una partita persa in classifica. L’importante è guardare avanti, e l’occasione per rifarsi arriva subito contro i Kings, una squadra in difficoltà che ha appena perso il proprio miglior giocatore. Tuttavia, i Wolves non devono sottovalutare nessun avversario, lezione che dovrebbero ormai aver imparato. Le prossime quattro partite si giocheranno in casa: un’opportunità perfetta per rilanciarsi prima della pausa per l’All-Star Game.
I Kings stanno vivendo una stagione da Kings: cercare di battere tutti a suon di punti senza curarsi della difesa funziona solo fino a un certo punto. Il risultato? Un classico record vicino al 50% di vittorie e una posizione a ridosso del play-in. Ma la vera domanda è: ne hanno abbastanza per restare in corsa o persino migliorare? La trade non ha portato a un miglioramento a livello qualitativo della squadra, ma è stata fatta solo per non lasciare andare un asset importante senza contropartita.
Zach LaVine è universalmente considerato uno dei giocatori meno impattanti sulla vittoria: porta con sé numeri ottimi ovunque vada, ma non può dirsi lo stesso per le sue squadre. Come se non bastasse, si ritroverà ancora una volta al fianco di DeMar DeRozan, suo ex compagno ai Bulls, con cui non sembrava esserci grande compatibilità. Anche la struttura della squadra è simile a quella di Chicago: un centro offensivo (Vucevic allora, Sabonis ora) e un duo di scorer perimetrali.
Allora non andò bene ai Bulls, quindi cosa fa credere ai Kings che stavolta sarà diverso? Questa trade promette di trasformarsi in un disastro per Sacramento. LaVine non sembra essere il pezzo giusto per il lungo termine e, se dovessero rinnovarlo, rischiano di bloccarsi in anni di mediocrità.
Ma lasciando da parte il futuro, il presente dice che Sacramento ha ancora speranze di raggiungere i playoff. Il problema è che la loro corsa dipenderà molto dalla chimica con LaVine: una variabile imprevedibile.
Questa sembra la partita perfetta per un pronto riscatto di Minnesota. Dopo la figuraccia contro Washington, i Wolves devono assolutamente rispondere e farlo nel modo giusto contro dei Kings rimaneggiati.
La situazione è praticamente identica alla scorsa partita, ma stavolta dovrebbero essere molto più concentrati. Se vogliono essere presi sul serio come contender ai playoff, devono vincere questa sfida in modo convincente.
I Timberwolves hanno storicamente sofferto Sacramento, ma questa volta il discorso è diverso. I Kings sono senza Fox e senza il suo sostituto, quindi si presentano decisamente indeboliti. Dopo la pessima sconfitta contro i Wizards, i padroni di casa avranno un solo obiettivo: proteggere il proprio campo e portare a casa la vittoria.
Minnesota è una delle migliori difese della lega, ma fatica in attacco, specialmente senza Towns. Il playmaking è limitato e, al di là di Edwards, mancano creatori affidabili. I Kings, senza Fox, avranno difficoltà a generare tiri di qualità contro una difesa così solida. La partita potrebbe essere molto più bloccata di quanto ci si aspetti.
Se i Wolves entrano in campo con la giusta mentalità, cercheranno di dominare sin dal primo possesso, lasciando i Kings senza respiro. Dopo la debacle con Washington, ci aspettiamo un approccio aggressivo e un primo quarto a senso unico. Un’opzione molto interessante da tenere d’occhio per chi cerca una quota NBA più alta del normale.
