Chiunque segua anche solo vagamente l’NBA sa che i Cavaliers sono stati finora la squadra più forte della Eastern Conference e, probabilmente, di tutta la lega, grazie a un impressionante record di 34-6 a quasi metà stagione.
Cleveland ha visto interrompere la sua striscia di 11 vittorie consecutive solo a Oklahoma City, contro un’altra delle migliori squadre di quest’anno. Una stagione è lunga e una singola sconfitta non ha un grande peso, ma una squadra da titolo si distingue quando riesce a riprendersi subito dopo un duro colpo.
Domenica mattina, i Cavs avranno l’occasione di dimostrarlo contro i Timberwolves in trasferta.
Minnesota Timberwolves: Conley, Edwards, McDaniels, Randle, Gobert.
Cleveland Cavaliers: Garland, Mitchell, Wade, Mobley, Allen.
Con un record di 22-19, i Timberwolves potrebbero sembrare una squadra da metà classifica. Tuttavia, la loro stagione è stata più complessa di quanto non dica la classifica. Prestazioni impressionanti si alternano a sconfitte inspiegabili.
La trade che ha portato Randle al posto di Towns potrebbe essere ricordata come una delle peggiori nella storia dell’NBA. Laddove Towns si incastrava alla perfezione accanto a Gobert, Randle sembra essere tutto fuorché complementare.
Il risultato? L’attacco è crollato e oggi almeno 20 squadre giocano meglio di loro in fase offensiva. Un dato doloroso e inaccettabile per una squadra che puntava a un lungo percorso nei playoff. L’unica speranza è che i giocatori attuali crescano e migliorino per avvicinarsi agli obiettivi prefissati.
Edwards, la stella della franchigia, ha mostrato grandi lampi di talento ma è stato anche incredibilmente incostante. C’è chi addirittura sostiene che sia regredito rispetto alla scorsa stagione, un dato preoccupante per un giocatore poco più che ventenne.
Nonostante ciò, i Timberwolves hanno fatto vedere sprazzi di qualità. L’ultima vittoria al Madison Square Garden contro i Knicks, seppur privi di Towns, resta un risultato impressionante. Ora è il momento di trovare continuità e mettere insieme una serie di vittorie convincenti
I Cavaliers sono la migliore storia di successo della Eastern Conference quest’anno, con coach Atkinson che si è rivelato una scelta eccellente per la franchigia. La squadra è sulla buona strada per vincere 70 partite in stagione, un risultato straordinario, soprattutto considerando che l’anno scorso, con lo stesso roster, non hanno raggiunto nemmeno 50 vittorie.
Dopo una striscia di 11 vittorie consecutive, interrotta dai Thunder, i Cavs sono pronti a iniziare un nuovo ciclo già da domenica a Minneapolis. La squadra è stata fortunata a evitare infortuni gravi, ma va anche dato il giusto merito al talento e all’armonia del gruppo, che sono indiscutibili.
Con il secondo miglior Net Rating della lega, Cleveland ha spesso demolito gli avversari. Ormai è chiaro a tutti che i Cavs sono tra i favoriti per arrivare alle Finals della Eastern Conference, e molti li vedono come il principale ostacolo per i Boston Celtics a maggio.
Attualmente guidano la conference con 6 partite di vantaggio e cercheranno di consolidare il primo posto nei prossimi mesi, un vantaggio cruciale per un’eventuale sfida contro Boston.
Per farlo, devono continuare a vincere, a partire da domenica contro i Timberwolves. Gli avversari giocheranno la seconda partita in due giorni, dopo aver viaggiato dalla costa Est. Sarà fondamentale per coach Atkinson evitare cali di concentrazione e assicurarsi che i suoi ragazzi siano pronti per questa sfida.
Dopo una striscia di 11 vittorie, una sconfitta era prevedibile. Il KO contro Oklahoma City, senza Hartenstein e Holmgren, potrebbe essere la sveglia di cui Cleveland aveva bisogno per evitare il compiacimento.
Ci aspettiamo una reazione decisa e una partita dominata dai Cavaliers contro una squadra sulla carta inferiore, priva di una pedina importante dalla panchina e reduce da un back-to-back con viaggio incluso.
Ci aspettiamo che i Cavs partano forte per mettere subito alle corde i Timberwolves, come hanno già fatto spesso in questa stagione. Minnesota potrebbe cedere presto se dovesse trovarsi in svantaggio netto già all’intervallo.
Con il miglior attacco della lega, Cleveland spesso supera i 120 punti grazie al ritmo e al tiro da tre. Minnesota, con le gambe pesanti dopo il back-to-back, potrebbe subire parecchio e portare il totale punti ben oltre i 230.
Edwards è imprevedibile e la sua costanza è ancora un problema. Dopo l’ottima partita contro i Knicks, potrebbe incappare in una delle sue serate “no”, soprattutto se i Cavaliers dovessero prendere il largo presto.