Subito dopo mezzanotte di mercoledì andrà in scena un match carico di significato: il ritorno di Jimmy Butler a Miami. La decisione degli Heat di cederlo potrebbe già essere motivo di rimpianto. Nonostante l’intenzione del front office fosse quella di non offrirgli un rinnovo contrattuale a lungo termine a 36 anni, le conseguenze a breve termine sono state devastanti. La squadra ha un record di 5-16 da quando Butler è andato via e fatica enormemente in attacco.
I Golden State Warriors, invece, hanno cambiato marcia. Dopo l’arrivo di Butler, sono passati dall’essere in zona play-in a lottare per un posto diretto ai playoff. Tutto questo nonostante l’infortunio recente di Stephen Curry, alle prese con un problema al bacino. Riusciranno i Warriors a espugnare il campo degli Heat o l’assenza di Curry mancherà ancora una volta?
Miami Heat: Herro, Robinson, Wiggins, Adebayo, Ware.
Golden State Warriors: Podziemski, Moody, Butler, Green, Post.
Stephen Curry è in forte dubbio per un infortunio al bacino;
Miami ha appena interrotto una striscia negativa di 10 sconfitte consecutive;
Wiggins è rientrato nel roster degli Heat;
I Warriors hanno una difesa da top 10 ma faticano in attacco senza Curry.
Gli Heat hanno di fatto sabotato la propria stagione. Dopo lo scambio di Butler, ottenendo poco in cambio a causa della sua trade request, la squadra è crollata. Senza un leader né un riferimento offensivo affidabile, il rendimento è precipitato. I problemi sono stati parzialmente mascherati solo perché le squadre dietro in classifica stanno apertamente tankando.
Ora che la striscia negativa si è interrotta (con una vittoria sui Charlotte Hornets), il focus è tutto sulla qualificazione al play-in tournament, unico spiraglio per accedere ai playoff. Con coach Spoelstra in panchina e l’esperienza maturata nelle ultime stagioni, Miami può ancora essere una mina vagante, ma la mancanza di qualità è evidente. Servirà un’impresa.
I Warriors erano in piena zona play-in fino a metà stagione, ma la dirigenza ha deciso di rischiare tutto per dare a Curry un’ultima possibilità di titolo. Il rifiuto di Durant ha portato alla sorprendente acquisizione di Jimmy Butler, non una prima scelta per nessuna delle due parti, ma rivelatasi finora un colpo vincente.
Con Butler, Golden State ha riscoperto intensità difensiva, solidità e soprattutto una leadership che andava a colmare i vuoti nei momenti decisivi. Il problema ora è la salute di Curry: senza di lui, l’attacco diventa prevedibile e molto più sterile. Con Clippers e Timberwolves alle calcagna, perdere terreno ora significherebbe rischiare il play-in. Una situazione che vogliono assolutamente evitare.
Con Curry in dubbio, Jimmy Butler sarà il protagonista emotivo della partita. Il suo ritorno a Miami è tutt’altro che una semplice formalità. Anche se ha dichiarato che “è solo un’altra partita”, chi conosce Butler sa che sarà motivatissimo a far rimpiangere la dirigenza degli Heat. Senza Curry, i Warriors fanno fatica a creare gioco, e ci aspettiamo un match equilibrato fino all’ultimo possesso.
Il ritorno di Wiggins e la ritrovata fiducia dopo la vittoria contro Charlotte potrebbero dare una spinta agli Heat. L’eventuale assenza di Curry pesa come un macigno sull’attacco dei Warriors, che senza di lui diventano prevedibili e meno efficienti. Se Golden State dovesse comunque vincere, sarà probabilmente con uno scarto minimo.
Butler è un giocatore che si carica emotivamente in situazioni come questa. La voglia di rivincita nei confronti di Miami potrebbe spingerlo a un’altra grande prestazione. Senza Curry in campo, avrà più responsabilità e più possessi. Un’occasione perfetta per una serata da 25+ punti.
Nonostante tutto, gli Heat possono avere una chance se Curry non gioca. Il ritorno di Butler motiverà anche i suoi ex compagni a dare il massimo. La partita sarà tesa, combattuta, e con il supporto del pubblico di casa, Miami può sorprendere e strappare una vittoria che darebbe ossigeno alla stagione.
