Siamo entrati nell’ultimo quarto di regular season, il che significa che ogni partita può fare la differenza. Questo scontro in Texas, nella notte di giovedì, non fa eccezione. I Phoenix Suns avevano iniziato la stagione con grandi aspettative, ma ora, dopo tre quarti di campionato, le speranze si sono ridotte quasi a zero. Si trovano fuori dalla zona play-in, anche se potrebbero ancora rientrare grazie agli infortuni che stanno colpendo altre squadre.
Dall’altra parte, gli Houston Rockets erano la seconda forza della Western Conference prima della trade per Doncic e soprattutto prima della lunga serie di infortuni che li ha colpiti. Tuttavia, hanno vinto le ultime tre partite e ora puntano a mantenere lo slancio battendo anche i Suns.
Houston Rockets: VanVleet, Green, Brooks, Smith Jr., Sengun.
Phoenix Suns: Jones, Booker, Richards, Durant, Bol.
I Rockets sono stati una delle sorprese della stagione. Guidati da coach Udoka, fino a metà stagione erano la seconda miglior squadra della Western Conference e sembravano destinati a sfiorare le 60 vittorie. Il loro momento migliore è stato a gennaio, quando hanno battuto i Cavaliers due volte in una settimana, oltre a una vittoria sui Celtics. Poi sono arrivati gli infortuni e le difficoltà.
Jabari Smith Jr. si è rotto una mano, Tari Eason ha subito un infortunio alla gamba e, soprattutto, Fred VanVleet ha rimediato una distorsione alla caviglia, rimanendo fuori per quasi sei settimane. La sua assenza ha pesato enormemente su una squadra che, già con lui in campo, era fortissima in difesa ma mediocre in attacco.
A peggiorare la situazione, Amen Thompson ha subito una distorsione alla caviglia e resterà fuori almeno altre due settimane. Tuttavia, non tutto è perduto: Houston è riuscita a vincere alcune partite la scorsa settimana e VanVleet dovrebbe tornare in campo giovedì.
I Suns sono probabilmente la più grande delusione della stagione NBA. Partiti con aspettative altissime, sono stati un vero disastro. Il trio Durant-Beal-Booker si è rivelato un pessimo mix e, con gran parte del salary cap bloccato su queste tre stelle, il livello dei role player è crollato drasticamente. Non hanno una panchina all’altezza e alcuni giocatori non vanno nemmeno d’accordo tra loro.
Non soprende quindi che la loro stagione sia stata un’altalena continua. Hanno iniziato con un ottimo 9-2, poi Durant si è infortunato e improvvisamente hanno smesso di vincere le partite tirate. Nurkic ha avuto litigi con il coach, Beal è finito in panchina e ha rifiutato ogni tentativo di scambio, mentre nessun tentativo di scambio di Durant si è concretizzato. Il risultato? Una squadra che ad agosto era considerata tra le favorite al titolo e che ora sta lottando per un posto nel play-in.
Eppure, incredibilmente, la porta dei playoff è ancora aperta. Gli Spurs hanno mollato dopo l’infortunio di Wembanyama, i Kings sono crollati dopo aver scambiato Fox e perso Sabonis per infortunio, mentre Dallas si è praticamente auto-sabotata con la trade per Doncic. Davis si è infortunato subito e Irving ha chiuso la stagione in anticipo. Così, i Suns hanno ancora una piccola speranza di qualificarsi, nonostante abbiano il calendario più difficile della lega da qui alla fine della regular season.
I Suns hanno molti problemi, ma segnare non è uno di questi. Anche nelle sconfitte recenti, sono rimasti sempre in gara e hanno perso di pochi punti. Contro Houston, che fatica enormemente in attacco senza Thompson e con un VanVleet che potrebbe essere arrugginito al rientro, i Suns potrebbero avere un piccolo vantaggio.
I Suns sono quasi sempre competitivi e ora hanno un vero playmaker con Jones. I Rockets, invece, potrebbero ancora faticare a segnare. Se la partita si deciderà nel finale, meglio avere un margine di +4,5 dalla propria parte.
I Rockets costruiscono il loro gioco partendo dalla difesa e proveranno a controllare il ritmo. Se il loro attacco continuerà a faticare, potrebbe trasformarsi in una partita a basso punteggio, più vicina a un clima playoff che a una sfida di regular season.
Partita che potrebbe essere equilibrata fino all’ultimo possesso. Se arriveremo punto a punto nel finale, preferiamo fidarci della classe di Durant e Booker piuttosto che della versione rimaneggiata di Houston. Ottime quote per chi vuole tentare una scommessa più rischiosa.