Il terzo lunedì di gennaio è sempre speciale, non solo perché si celebra il Martin Luther King Day, ma anche perché la NBA offre una giornata ricca di partite. Tra queste, spicca un’interessante sfida inter-conference che vede protagoniste due squadre sorprendenti. I Detroit Pistons, dati per certi alla lotteria del Draft, stanno invece stupendo tutti con un record di 20-20, entrando legittimamente nella lotta per un posto ai playoff.
Dall’altra parte ci sono gli Houston Rockets, che molti immaginavano nella zona play-in, ma che invece si sono imposti come i migliori “degli altri” dopo gli inarrivabili Oklahoma City Thunder. Potranno i Rockets continuare a impensierire gli avversari anche senza Jabari Smith Jr. e, forse, Amen Thompson? La risposta arriverà domani sera alle 20, quando le due squadre si affronteranno in Texas.
Houston Rockets: VanVleet, Green, Brooks, Tate, Sengun.
Detroit Pistons: Cunningham, Hardaway Jr., Thompson, Harris, Duren.
Gli Houston Rockets stanno dimostrando che si può vincere anche senza stelle conclamate in roster. La squadra è composta da ottimi role player e da un unico possibile All-Star: Alperen Sengun, vero motore offensivo sotto la guida del coach Ime Udoka. Anche se Jalen Green viene spesso considerato una giovane stella emergente, ci sono dubbi sul fatto che possa mai raggiungere il livello di un giocatore da All-NBA.
Nonostante l’assenza di Jabari Smith Jr., fuori per almeno altre quattro settimane a causa di una frattura alla mano, i Rockets non hanno perso il ritmo. Il focus ora è vincere la Southwest Division e assicurarsi il secondo posto nella Western Conference. Tuttavia, non possono permettersi passi falsi, soprattutto con i Memphis Grizzlies che inseguono a sole due sconfitte di distanza.
La strada non è semplice: i Rockets hanno il 6° calendario più difficile da qui alla fine della regular season. Con il tie-breaker a favore, 55 vittorie potrebbero bastare per garantirsi il titolo di division e il secondo seed, ma sarà fondamentale non commettere errori contro squadre come Detroit.
I Detroit Pistons sono stati la sorpresa dell’Est finora. Dopo essere stati pronosticati tra le squadre da fondo classifica, si trovano invece con un record di 20-20 a metà stagione. L’arrivo di J.B. Bickerstaff, liberato dai Cleveland Cavaliers, si è rivelato un gran colpo dopo la deludente parentesi con Monty Williams.
La squadra è attualmente in piena lotta per il play-in e potrebbe addirittura chiudere come 7ª o 8ª, garantendosi due chance di qualificazione ai playoff. Il tutto è ancora più sorprendente considerando l’assenza del promettente Jaden Ivey, fuori per una frattura alla gamba.
Dopo la sfida contro Houston, i Pistons affronteranno altre quattro trasferte sulla costa Est contro alcune delle migliori squadre della conference, prima di un’importante serie di sei partite casalinghe al ritorno in Michigan. Philadelphia, in una stagione pessima, potrebbe agevolare il percorso dei Pistons, ma la strada per i playoff è ancora lunga e piena di ostacoli.
Detroit ha già perso una partita equilibrata contro Houston in casa a inizio stagione, e prevediamo una gara altrettanto combattuta questa sera. I Rockets sono chiaramente la squadra migliore, ma non sempre basta per portare a casa la vittoria. Entrambe le squadre hanno bisogno di vincere e ci aspettiamo una partita combattuta, con Houston che alla fine potrebbe prevalere di misura.
I Pistons raramente perdono con ampi margini e hanno già tenuto testa ai Rockets nella precedente sfida. Crediamo che possano mantenere la gara equilibrata, anche in caso di sconfitta entro i 7 punti.
I Rockets sono una delle migliori squadre difensive e, senza Ivey, il focus difensivo sarà tutto su Cunningham. Questo potrebbe limitarne l’impatto offensivo, nonostante il suo talento.
Con diversi giocatori chiave assenti da entrambe le parti, questa partita potrebbe rivelarsi più difensiva che offensiva. Potremmo non vedere nessuna delle due squadre superare i 110 punti.