Sabato mattina i Cavaliers proveranno a tenere vive le speranze di qualificazione in una serie che si è complicata molto più del previsto. In Gara 2, nonostante le assenze pesantissime di Garland, Mobley e Hunter, Cleveland ha comandato per oltre 40 minuti, arrivando a +7 con meno di un minuto da giocare. Poi il blackout: Indiana ha completato la rimonta, portandosi sul 2-0 nella serie e tornando a casa con il vento in poppa. Statistiche alla mano, nessuna squadra è mai riuscita a rimontare da uno 0-3 in una serie playoff al meglio delle sette. Ecco perché, per i Cavs, questa è una vera e propria sfida da dentro o fuori.
Indiana Pacers: Haliburton, Nembhard, Nesmith, Siakam, Turner.
Cleveland Cavaliers: Garland, Mitchell, Strus, Mobley, Allen.
Garland, Mobley e Hunter sono in dubbio ma attesi in campo.
Mitchell ha segnato 48 punti in Gara 2,
I Cavaliers hanno pagato caro la scarsa produzione in regia.
Haliburton continua a giocare a livelli stratosferici.
Indiana ha avuto i suoi problemi in stagione con gli infortuni, ma sembra aver ritrovato la forma al momento giusto. Proprio come l’anno scorso, si sta ritrovando anche fortunata con le condizioni fisiche degli avversari, ma sarebbe ingiusto ridurre i loro successi solo a questo fattore. I Pacers hanno sempre giocato bene contro Cleveland e rappresentano un accoppiamento scomodo per la squadra dell’Ohio.
Coach Carlisle ha trovato un assetto efficace e continuerà a puntare su di esso: Nesmith a marcare il play avversario (sia Jerome che Garland), mentre Haliburton resta di fatto immarcabile per il backcourt undersized dei Cavs. Se Mobley sarà in condizione, potrà dare un contributo fondamentale come creatore di gioco secondario, cosa che Allen non può garantire – e che infatti è mancata tremendamente in Gara 2.
Kenny Atkinson, al suo primo anno sulla panchina dei Cavaliers, è stato premiato con il Coach of the Year dopo una stagione da 64 vittorie. Ma questa onorificenza sembra portare con sé una maledizione: Dwane Casey fu esonerato poco dopo averla vinta, Monty Williams non riuscì a concludere il percorso vincente a Phoenix, Mike Brown è stato mandato via da Sacramento pochi mesi fa.
Ora tocca ad Atkinson smentire la tendenza. Ma i Cavs stanno dimostrando che i punti forti che li hanno premiati in regular season non si traducono bene nei playoff: ritmo alto, spacing, tanti tiri da tre e un attacco fluido sono utili da ottobre ad aprile, ma non bastano a maggio, soprattutto quando mancano gli interpreti chiave.
I Cavaliers daranno tutto: Garland, Mobley e Hunter dovrebbero rientrare, ma con lo 0-2 sulle spalle non c’è margine di errore. L’ambiente sarà rovente a Indianapolis e i Pacers sanno di avere la grande chance per portarsi sul 3-0 e mettere un piede e mezzo nelle finali di Conference. Sulla carta Cleveland ha più talento, ma il match-up e il momento psicologico sorridono a Indiana.
🏀 Giocata facile: vittoria Indiana Pacers (Handicap +3,5)
I Pacers sono in fiducia, stanno giocando bene su entrambi i lati del campo e godono di un vantaggio ambientale enorme. Anche se Cleveland ritroverà i suoi titolari, Indiana resta un accoppiamento sfavorevole per loro. Se i padroni di casa raggiungono quota 120 (cosa molto probabile), saranno in piena corsa per vincerla o quanto meno coprire il +3,5.
🏀🏀 Giocata bilanciata: Donovan Mitchell over 29,5 punti
In Gara 2 ne ha messi 48 con una prestazione da superstar. Mitchell è il riferimento offensivo assoluto per i Cavaliers e contro una squadra dal ritmo alto come Indiana avrà l’opportunità di mettersi in proprio a ogni possesso. In una partita da dentro o fuori ci aspettiamo un’altra grande prova.
🏀🏀🏀 Giocata rischiosa: vittoria Indiana Pacers (Testa a Testa)
Cleveland partirà all’assalto, ma Indiana è nel suo miglior momento stagionale e ha tutto per portare a casa un altro successo: forma, pubblico, fiducia e match-up favorevole. Se uno dei tre big dei Cavaliers rientra senza essere al top, i Pacers avranno il sangue negli occhi per chiuderla qui.