La stagione dei Cleveland Cavaliers è appesa a un filo. Dopo un’annata regolare da 64 vittorie, un premio di Coach of the Year per Kenny Atkinson e il riconoscimento a Mobley come Difensore dell’Anno, nessuno si aspettava che il loro cammino nei playoff potesse concludersi così presto.
Eppure, in questa serie contro Indiana, le cose sono andate rapidamente fuori controllo. Infortuni, occasioni mancate, un Mitchell acciaccato… e ora siamo 3-1 per i Pacers. Mercoledì sera può già essere il capolinea.
Cleveland Cavaliers: Garland, Mitchell, Strus, Mobley, Allen.
Indiana Pacers: Haliburton, Nembhard, Nesmith, Siakam, Turner.
I Cavs si trovano in un punto critico. Le squadre sotto 3-1 vengono eliminate il 91% delle volte, e con Mitchell non al 100% (infortunato nel riscaldamento di Gara 4), il compito sembra proibitivo. La verità, però, è che le difficoltà non sono solo colpa degli infortuni.
Indiana ha dimostrato di essere un avversario scomodo anche con Cleveland al completo. Il sistema dei Cavs, basato su una circolazione rapida e su una difesa solida, sembra perdere efficacia contro la velocità e la varietà offensiva dei Pacers. E ora, dopo la batosta psicologica di Gara 4, la vera sfida sarà mentale: credere ancora di potercela fare.
Tocca a coach Atkinson preparare la squadra come se fosse una finale secca. Perché in pratica lo è: perdere domani significa chiudere bottega e salutare i sogni di gloria.
I Pacers sono tra le squadre più divertenti da vedere di tutta la lega. Giocano in velocità, muovono benissimo la palla, tirano da fuori e difendono con grinta. Hanno anche una dote che in post-season conta tantissimo: una buona dose di fortuna.
Lo scorso anno approfittarono degli infortuni di Giannis e Brunson per volare fino alle Eastern Conference Finals, e anche quest’anno la strada si è aperta davanti a loro: prima Lillard out per mezza serie, ora Mitchell e altri 3 titolari Cavs alle prese con vari acciacchi.
Ma non si vince solo con la fortuna. Indiana ha meritato ogni passo compiuto, ha saputo capitalizzare ogni occasione e ha il merito di essere arrivata fin qui senza infortuni. Ora ha il match point per chiudere tutto e prepararsi per un’eventuale sfida contro una Boston in difficoltà.
La pressione è tutta sulle spalle dei Cavs. Mitchell, se ci sarà, non sarà al massimo. Eppure il talento per allungare la serie non manca. Tuttavia, Indiana è semplicemente uno dei peggiori avversari per Cleveland, con il suo ritmo, la sua profondità e la chimica di squadra. I Cavs potranno anche vincere, ma sarà un’altra guerra punto a punto. E i Pacers non mollano mai.
🏀 Giocata facile: vittoria Indiana Pacers (Handicap +7,5)
Troppo largo questo handicap considerando come si è sviluppata la serie. Anche con Mitchell in campo, è una partita da 50-50. Se invece non sarà al meglio, i Pacers diventano i veri favoriti per chiudere la serie. Prendersi il margine di +7,5 in una gara così equilibrata è quasi obbligatorio.
🏀🏀 Giocata bilanciata: Over 230 punti totali
Indiana è una macchina offensiva: Haliburton orchestra, Nembhard aggredisce, e il quintetto ‘five-out’ punisce da ogni zona del campo. Se Cleveland non crolla come in Gara 4, questo over ha ottime chance di concretizzarsi. Le partite con i Pacers raramente finiscono sotto i 230 punti, anche nei playoff.
🏀🏀🏀 Giocata rischiosa: vittoria Indiana Pacers (Testa a Testa)
Con queste quote e con Mitchell in dubbio, è un’occasione troppo ghiotta per lasciarla lì. I Pacers hanno già dimostrato di poter vincere anche in trasferta e, se Mitchell non è in forma, Cleveland giocherà in 4,5 contro 5. Indiana può chiuderla domani. E con questo moltiplicatore, vale la pena rischiare.