Rottura del crociato per Kyrie Irving: fuori per il resto della stagione

Infortunio per Kyrie Irving rottura del crociato e stagione finita

L’All Star dei Dallas Mavericks Kyrie Irving ha subito una rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che pone fine alla sua stagione. Lo ha annunciato la squadra martedì, esprimendo però ottimismo sul fatto che il veterano possa tornare più forte di prima.

Irving si è infortunato alla fine del primo quarto nella sconfitta contro i Sacramento Kings in Texas. L’infortunio è un duro colpo per le ambizioni dei Mavericks, dato che Irving era il miglior giocatore della squadra e aveva partecipato a 50 delle 62 partite disputate finora.

Kyrie ha fatto la sua nona apparizione all’All Star Game a febbraio ed è stato l’unico giocatore della lega a viaggiare con una media di 20 punti a partita, con il 40% da tre punti e il 90% ai tiri liberi in questa stagione. È la quinta volta in 14 anni di carriera che raggiunge queste medie, secondo solo a Stephen Curry.

In una diretta su Instagram, ha ringraziato tutti quelli che gli hanno mostrato supporto e ha dichiarato che il processo di riabilitazione, che solitamente dura almeno 9 mesi, è già iniziato.

Che faranno ora i Mavericks per il resto della stagione?

Non ci sono parole per descrivere quanto questo infortunio sia devastante per Irving, soprattutto considerando che stava per entrare nell’ultimo anno del suo contratto, con una player option che potrebbe decidere di non esercitare. Tuttavia, per la franchigia di Dallas, la notizia è quasi altrettanto drammatica.

A 4 settimane dalla cessione di Luka Doncic ai Lakers, con l’intenzione di affidare le chiavi dell’attacco a Irving, la squadra si ritrova senza un vero orchestratore in campo. A peggiorare la situazione, Anthony Davis – arrivato nello scambio per Doncic – si è infortunato nella sua prima partita con i Mavericks e non è più sceso in campo.

Appena un mese dopo aver smantellato la squadra che ha raggiunto le finali NBA lo scorso anno, i Mavericks si trovano ora senza Doncic, Irving e Davis. Dopo l’infortunio di Doncic a Natale, Dallas è scivolata dal terzo posto della Western Conference fino alla zona play-in, ma senza i suoi tre migliori giocatori, sembra improbabile che riesca a mantenere la posizione e ancor meno a qualificarsi ai play-off.

Secondo voci vicine alla squadra, Davis starebbe considerando di non giocare più in questa stagione dopo l’infortunio di Irving, il che renderebbe ancora più probabile la decisione di Dallas di puntare alla lottery. Tuttavia, con solo 20 partite rimaste nella regular season, è difficile immaginare una discesa significativa nella classifica generale. Questa potrebbe essere una delle ultime occasioni per farlo, dato che la squadra non possiede le proprie scelte al draft dal 2027 al 2030. Se Irving non dovesse rinnovare il contratto, il futuro dei Mavericks apparirebbe decisamente cupo.

Uno scambio che sembra peggiorare ogni giorno di più

Lo scambio del secolo. Così è stato definito il clamoroso scambio del 3 febbraio tra Mavericks e Lakers, con lo sloveno Luka Doncic ceduto in cambio del campione NBA Anthony Davis. Il nuovo gruppo proprietario di Dallas non voleva offrire a Doncic un rinnovo da 350 milioni di dollari e pensava di avere maggiori possibilità di vincere subito con Davis. Non c’erano dubbi che i Lakers ne sarebbero usciti meglio dallo scambio nel lungo periodo, ma ora anche l’unico vantaggio immediato per Dallas sembra essere svanito.

Con gli infortuni di Davis e Irving, le possibilità di competere in questa stagione sono finite, mentre la prossima resta un’incognita. Irving potrebbe tornare in campo solo a metà stagione e con molte incertezze sulla sua condizione fisica. Davis, d’altra parte, ha una lunga storia di problemi fisici, e puntare sul duo Irving-Davis appare ora un enorme azzardo per il futuro della franchigia.

A peggiorare la situazione, i Lakers viaggiano al ritmo di 18 vittorie nelle ultime 22 partite, risalendo fino al secondo posto della Western Conference. Doncic, sebbene non ancora al massimo della forma, sta guidando la squadra insieme a LeBron James con l’idea di giocarsi tutto nei play-off. Con una difesa sorprendentemente solida e due straordinari performer nella post-season, i Lakers hanno le carte in regola per puntare al titolo numero 18. Una conclusione che farebbe felici molti, tranne qualche tifoso a Dallas.