I Sacramento Kings sono disposti ad ascoltare proposte di trade per De’Aaron Fox in vista della deadline del 6 febbraio. Il giocatore ha ancora un anno di contratto prima di diventare free agent nell’estate del 2026, e ha già dichiarato più volte di non voler rinnovare con la franchigia.
Fox è una pedina molto appetibile sul mercato: due anni fa è stato inserito nell’All-NBA Team, e in questa stagione sta viaggiando a oltre 25 punti e 6 assist di media. Inoltre, dopo otto stagioni a Sacramento, è già il quarto miglior marcatore nella storia della squadra.
Sacramento non ha intenzione di ricominciare un processo di ricostruzione da zero, quindi cerca giocatori pronti a contribuire subito, oltre a qualche giovane talento di prospettiva. Il problema, però, è che chiunque voglia prendere Fox deve essere certo che lui sia disposto a rimanere a lungo termine, altrimenti rischierebbe di scambiare asset importanti per un giocatore che potrebbe volersene andare dopo una sola stagione.
Situazioni simili si sono già viste in passato, come nel caso della telenovela Butler-Miami, e trovare una trade che accontenti tutte le parti non sarà semplice. Sacramento ha poco tempo a disposizione e le squadre interessate potrebbero provare a presentare offerte al ribasso, sperando di strappare Fox a un prezzo più conveniente.
Secondo le indiscrezioni, tre squadre sarebbero particolarmente interessate:
I Lakers sono sempre alla ricerca di una nuova stella da affiancare a LeBron James, e l’atletismo di Fox farebbe comodo a una squadra che dipende ancora troppo da un LeBron 40enne. Tuttavia, i gialloviola non hanno molto da offrire in cambio, e sembra probabile che Sacramento riceva offerte più allettanti altrove.
Gli Heat, invece, sono alle prese con la questione Jimmy Butler, che ha rifiutato di giocare senza una proroga contrattuale. Miami potrebbe provare a inserire Butler nella trattativa, ma anche qui sorge il problema: Sacramento vuole qualcuno di pronto, non solo scelte al Draft, e attualmente gli Heat non hanno molto da mettere sul piatto in questo senso.
Infine, gli Spurs sembrano la destinazione più logica. San Antonio vuole un playmaker da affiancare a Victor Wembanyama, e l’attuale opzione titolare, Chris Paul, è ormai a fine carriera. Anche il rookie Castle non sembra ancora pronto per giocare minuti importanti. Inoltre, Fox è rappresentato da Klutch Sports (l’agenzia vicina a LeBron e ai Lakers), ma pare che sia particolarmente interessato a unirsi agli Spurs.
C’è anche un motivo personale: la moglie di Fox è originaria di San Antonio, e la sua famiglia vive ancora lì. Tutto ciò, unito alla prospettiva di giocare con Wembanyama, rende gli Spurs la destinazione più probabile se dovesse avvenire una trade.