Los Angeles Lakers cedono D’Angelo Russell ai Brooklyn Nets

I Los Angeles Lakers hanno deciso di ripetere quanto fatto già nel 2017: hanno ceduto D’Angelo Russell e, ancora una volta, lo hanno spedito ai Brooklyn Nets. Russell, selezionato con la seconda scelta assoluta nel Draft del 2015 proprio dai Lakers, è stato scambiato insieme a Lewis in cambio di Finney-Smith e Shake Milton. L’accordo include anche tre future scelte al secondo giro, inserite dai Lakers per rendere l’offerta più appetibile per i Nets.

I Lakers cedono D'Angelo Russell ai Brooklyn Nets

Come questo scambio aiuterà i Lakers

La difesa è stato il punto debole dei Lakers per tutta la stagione. La squadra si trova tra le peggiori 10 della lega per rendimento difensivo e non si avvicina nemmeno alla metà classifica in questa fondamentale statistica. Le difficoltà si sono manifestate soprattutto sulle ali, dove LeBron James non ha più l’agilità e la velocità per marcare gli avversari più giovani.

L’arrivo di Finney-Smith rappresenta una grande opportunità per risolvere questo problema. L’ex giocatore dei Dallas Mavericks, dove ha militato per sette stagioni, è noto per essere un difensore sopra la media, con un fisico imponente e un’ottima capacità di segnare tiri da tre punti sugli scarichi. A Los Angeles porterà quell’aiuto difensivo di cui la squadra ha disperatamente bisogno, considerando che, a parte Davis, i Lakers non hanno altri giocatori capaci di difendere a un livello superiore.

Russell aveva iniziato la stagione come titolare, ma con il passare delle partite era stato relegato al ruolo di sesto uomo, a favore di Gabe Vincent. Quest’ultimo è un playmaker più equilibrato, migliore difensivamente e meno dipendente dalla palla per essere efficace. Questa scelta ha permesso a LeBron di tornare al suo ruolo naturale di point-forward, dove può esprimere al meglio la sua straordinaria visione di gioco e capacità di passaggio.

Con Shake Milton, i Lakers ottengono un realizzatore dalla panchina, perfetto per sostituire Russell come sesto uomo. La mossa potrebbe migliorare significativamente i Lakers nel breve termine. Tuttavia, resta da vedere se valeva la pena sacrificare tre scelte al secondo giro per questo scambio. Ma con un Anthony Davis soprannominato “street clothes” (a causa dei frequenti infortuni) e un LeBron James che ha appena compiuto 40 anni, i Lakers non possono permettersi di perdere tempo o di pensare troppo al futuro.

I Nets puntano tutto su Cooper Flagg

Perché i Nets hanno accettato questo scambio? Semplice: Brooklyn e Los Angeles seguono percorsi completamente diversi quest’anno. I Nets hanno tutto l’interesse di puntare al tanking per ottenere una buona scelta al Draft e puntare al prossimo talento generazionale, Cooper Flagg.

Nonostante le aspettative fossero basse, Brooklyn ha vinto più partite del previsto nel primo terzo di stagione, un risultato che ha spiazzato la dirigenza. Per rimediare, hanno deciso di smantellare la squadra per perseguire il loro piano. Il primo passo è stato cedere il playmaker tedesco Dennis Schroder ai Golden State Warriors, mandando un chiaro segnale al resto della lega: tutti i giocatori erano sul mercato.

Finney-Smith era uno dei prossimi inevitabili partenti, sia per le sue qualità difensive che per il suo contratto vantaggioso (poco meno di 15 milioni di dollari all’anno, una cifra contenuta considerando il continuo aumento del salary cap). Ora i Nets saranno decisamente più deboli e avranno maggiori possibilità di ottenere una scelta alta alla prossima lottery del Draft.

Russell ritorna ai Brooklyn Nets

D’Angelo Russell, che in questa stagione ha registrato medie di 13 punti e 5 assist dalla panchina, torna a Brooklyn, dove ha già giocato dal 2017 al 2020. Durante il suo primo periodo con i Nets, Russell è stato protagonista, diventando un All-Star nel 2019 con medie di 21 punti e 7 assist a partita.

All’epoca, i Nets avevano ambizioni da playoff, un contesto ideale per un Russell giovane e ambizioso, appena al terzo anno nella lega. Ora, sette anni e mezzo dopo, le cose sono cambiate. Russell non è diventato il giocatore che si aspettava e i Nets sono tornati al punto di partenza, cercando di costruire una squadra attorno a un nuovo franchise player.

Questa volta, però, non sarà Russell il fulcro del progetto: il suo ruolo sarà principalmente quello di aiutare Brooklyn a ottenere un giocatore su cui costruire il futuro.