Keegan Murray rinnova con i Kings: 5 anni e 140 milioni per il pilastro del futuro di Sacramento

I Sacramento Kings blindano uno dei loro giocatori più importanti per il futuro: Keegan Murray ha infatti firmato un rinnovo quinquennale da 140 milioni di dollari, come annunciato dai suoi agenti Mark Bartelstein e Kyle McAlarney di Priority Sports.

Keegan Murray rinnova con i Kings per 5 anni a 140 milioni

L’accordo, valido fino alla stagione 2030-31, conferma la volontà della franchigia di puntare a lungo termine sul suo talento, scelto con la quarta chiamata assoluta al Draft 2022.

Murray si è imposto fin dal primo anno in NBA, entrando nel quintetto All-Rookie e contribuendo a interrompere la lunga assenza dei Kings dai playoff. Pur avendo rallentato leggermente in termini di numeri offensivi, il 25enne si è evoluto in un giocatore completo, diventando il principale difensore perimetrale di Sacramento: nella scorsa stagione ha marcato più di mille possessi difensivi contro giocatori All-Star, quinto dato assoluto in tutta la lega.

Le sue statistiche parlano chiaro: 12.4 punti, 6.7 rimbalzi e 1.4 assist di media in 76 partite, con una costanza impressionante — Murray ha saltato appena 13 gare in tre anni di carriera e ne ha iniziate 231 su 233 disputate. È inoltre uno dei soli sette giocatori NBA ad aver messo a segno almeno 150 triple in ciascuna delle prime tre stagioni.

Il suo impatto, però, mancherà all’inizio della nuova annata: Murray dovrà restare ai box per circa un mese, dopo l’operazione al legamento collaterale ulnare del pollice sinistro riportata durante una gara di preseason. Una perdita pesante per coach Doug Christie, che dovrà fare a meno del suo miglior difensore e di uno dei tiratori più affidabili della squadra proprio in un momento chiave della preparazione.

Con questo rinnovo, Murray diventa il sesto giocatore del 2025 a firmare un’estensione da rookie prima della scadenza del mercato, e conferma la direzione chiara dei Kings: costruire un gruppo stabile e competitivo attorno a De’Aaron Fox, Domantas Sabonis e lo stesso Murray, per tornare a essere una presenza fissa ai playoff della Western Conference.

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