Celtics – Mazzulla: accordo per il rinnovo pluriennale

Venerdì è arrivata la conferma ufficiale, con l’annuncio della firma di un’estensione pluriennale del contratto. La durata e i dettagli economici, però, non sono ancora stati resi noti.

Joe Mazzulla rinnova con i Boston Celtics

In una nota, Mazzulla ha definito il nuovo accordo “una benedizione”:

“Non sarei qui senza la mia fede, mia moglie e i miei figli. Siamo grati per la collaborazione con la proprietà, per la mentorship di Brad e per il supporto dello staff. Ma soprattutto, sono riconoscente verso i giocatori che ho potuto allenare in queste tre stagioni. Non vedo l’ora di continuare a competere per i Celtics e per la città”.

A 37 anni, Mazzulla arriva dalla sua terza stagione sulla panchina di Boston, tutte concluse con l’accesso ai playoff, compresa la cavalcata che ha portato al 18° titolo NBA della franchigia al termine della stagione 2023-24.

È stato il più giovane allenatore a vincere le Finals dai tempi di Bill Russell, che nel 1969 guidò i Celtics da player-coach a soli 35 anni.

Sotto la sua guida, i biancoverdi hanno sempre vinto almeno 57 partite a stagione, superando quota 60 nelle ultime due annate consecutive.

Fiducia totale dalla dirigenza

Stevens non ha mai rivelato pubblicamente i dettagli contrattuali di Mazzulla, ma il coach aveva già ricevuto un’estensione subito dopo la rimozione dell’etichetta di “interim” nel febbraio 2023, e almeno un’altra prima di quest’ultimo rinnovo.

“Joe conosce il mestiere e ha una passione per i Celtics pari solo a quella dei tifosi più accaniti” ha dichiarato Stevens.

“In tre anni ha ottenuto risultati incredibili, con una media di oltre 60 vittorie a stagione e il titolo NBA 2024. È un leader nato, con un impegno costante nell’imparare, migliorare e sfruttare ogni giorno in cui possiamo competere per i Boston Celtics”.

Da assistente a Head Coach

Mazzulla è arrivato a Boston nel 2019 come assistente, ruolo ricoperto per tre stagioni. È stato nominato head coach ad interim nell’autunno 2022, dopo la sospensione di Ime Udoka, per poi essere confermato in pianta stabile a stagione in corso.

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