Rivoluzione a New Orleans, dove i Pelicans hanno ufficialmente licenziato David Griffin, vice presidente e capo delle operazioni cestistiche dal 2019.
In sei stagioni, il bilancio sotto la sua guida è stato di 209 vittorie e 263 sconfitte, con appena due apparizioni ai playoff. Un bottino ampiamente al di sotto delle aspettative, soprattutto considerando gli asset accumulati nel tempo.
Griffin è noto per aver orchestrato la super trade che ha portato Anthony Davis ai Lakers nel 2019, ottenendo in cambio Lonzo Ball, Brandon Ingram, Josh Hart e diverse prime scelte. Nello stesso anno ha scelto Zion Williamson con la prima scelta assoluta, ma la stella designata ha giocato solo il 45% delle partite in sei anni, saltando entrambe le occasioni playoff (2022 e 2024) per infortuni.
Quest’anno, i Pelicans hanno chiuso con un record di 21-61, terzultimi nella NBA. Tutto è iniziato male, con Dejounte Murray subito out nella prima gara per una frattura alla mano, seguita da un’ondata di infortuni che ha decimato la squadra: fuori per lunghi periodi anche Ingram, Zion, Jones, Murphy III, Alvarado e infine McCollum, messo a riposo quando la stagione era già compromessa.
Secondo diversi report, il favorito per prendere il posto di Griffin è Joe Dumars, leggenda NBA e dirigente di lungo corso. Ex giocatore dei “Bad Boys” Pistons, ha vinto due anelli da giocatore e uno da dirigente, quando da presidente dei Pistons nel 2004 portò a casa un inatteso titolo NBA.
Dopo un’esperienza a Sacramento, oggi ricopre il ruolo di vicepresidente della NBA, ma potrebbe tornare a gestire una franchigia. Se confermato, sarà lui a guidare la prossima ricostruzione dei Pelicans, franchigia martoriata dagli infortuni e in cerca di una nuova identità.