Houston, stagione finita per Fred VanVleet: rottura del crociato

Colpo durissimo per gli Houston Rockets: Fred VanVleet ha subito la rottura del legamento crociato anteriore e rischia di saltare tutta la stagione 2025-26. La franchigia lo ha annunciato ufficialmente.

Rottura del crociato per VanVleet

Da leader della rinascita all’infortunio

VanVleet, campione NBA nel 2019 con i Toronto Raptors e una volta All-Star, era stato uno dei protagonisti della trasformazione dei Rockets: da squadra da lottery a contender a Ovest.

Arrivato nell’estate 2023 con un triennale, si era subito integrato alla perfezione, contribuendo a portare Houston da 22 a 41 vittorie nel primo anno e poi fino a quota 52 successi e 2° seed nella Western Conference nella scorsa stagione.

Solo a giugno aveva firmato una estensione da 2 anni e 50 milioni, con player option per il 2026-27.

Le cifre

Rottura del crociato per VanVleet dei Rockets

Nell’ultima regular season aveva chiuso con 14,1 punti di media, il dato più basso dal 2018-19, ma ai playoff era salito a 18,7 punti a partita, confermandosi affidabile nei momenti che contano.

In carriera, in 9 stagioni NBA, viaggia a 14,9 punti e 5,7 assist di media.

Chi prende il posto di VanVleet?

La scelta interna sembra inevitabile e porta a tre nomi. Reed Sheppard, rookie di grande personalità, garantisce freschezza e tiro dall’arco, ma deve ancora dimostrare continuità e solidità nella gestione dei possessi.

Aaron Holiday ha l’esperienza necessaria per tenere il campo senza strafare, ma difficilmente può replicare l’impatto offensivo di VanVleet.

Infine, Amen Thompson è destinato a crescere ulteriormente: difensore già d’élite, ha margini enormi in regia e può trasformarsi nel vero collante della squadra.

Più che un singolo sostituto, i Rockets dovranno affidarsi a un mix di soluzioni, sperando che collettivamente possano compensare l’assenza del loro leader.

Per ora infatti non sarà possibile intervenire sul mercato: i Rockets hanno un solo posto libero a roster ma si trovano a soli 1,25 milioni sotto il primo limite salariale, e questo limita qualsiasi margine di manovra.

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