Ora che il rinnovo di Doncic con i Lakers è ufficiale, possiamo analizzare le 3 domande più importanti a cui questa firma ha dato risposta.
Luka Doncic ha firmato un’estensione triennale da 165 milioni di dollari con i Los Angeles Lakers, ponendo fine alle speculazioni sul suo futuro a breve termine. L’accordo è stato annunciato mentre la stella slovena era impegnata in un tour promozionale per il brand Jordan, in qualità di atleta di punta e ambassador. Un tour che lo ha portato da New York ai playground di Chicago dove è cresciuto Michael Jordan, per poi concludersi proprio a Los Angeles.
Secondo fonti vicine al giocatore, è la prima volta che Doncic rinuncia alla sua consueta estate in Europa per tornare così presto negli Stati Uniti prima del training camp. E non è stato l’unico segnale di cambiamento: il suo fisico visibilmente più asciutto ha confermato che Luka ha preso seriamente la preparazione fisica e l’alimentazione, alimentando la convinzione che Los Angeles non sia solo una tappa temporanea dopo il clamoroso scambio che lo ha portato via da Dallas.
Il tour è arrivato a tre mesi dalla dolorosa eliminazione al primo turno contro Minnesota, dopo la quale Doncic era stato aspramente criticato per le sue condizioni fisiche, ritenute inadeguate per un giocatore che guadagna decine di milioni a stagione. Ma Luka ha fatto autocritica e lo ha dimostrato con i fatti, chiamando tutta la squadra a un cambio di passo.
Ora che il suo impegno a lungo termine con i Lakers è ufficiale, possiamo analizzare le tre principali domande a cui questa firma ha dato risposta.
Tecnicamente, i Lakers avrebbero potuto offrirgli un quadriennale da 229 milioni di dollari. Quindi perché Doncic ha rinunciato a 64 milioni di dollari garantiti, dopo aver già perso il supermax quinquennale da 345 milioni che Dallas avrebbe potuto proporgli?
La risposta è semplice: strategia finanziaria e visione di lungo periodo. Firmando un triennale con player option sull’ultima stagione, Luka diventerà free agent nel 2028 o al massimo nel 2029, esattamente dopo 10 anni nella lega, e quindi eleggibile per il massimo salariale del 35% del cap.
Con l’aumento previsto del tetto salariale (stimato al +10%), Doncic potrebbe firmare un nuovo contratto da 5 anni e 418 milioni, diventando potenzialmente il primo giocatore nella storia NBA a superare gli 80 milioni a stagione, con un ultimo anno da quasi 95 milioni. Praticamente un milione di dollari a partita.
In alternativa, i Lakers potrebbero offrirgli un rinnovo già nel 2027 da circa 323 milioni in 4 anni, mantenendo comunque la sua permanenza a Los Angeles.
Il passaggio da Dallas a Los Angeles, avvenuto lo scorso febbraio, ha lasciato il segno. Doncic è stato colto di sorpresa da una trade di proporzioni storiche, lui che si vedeva nei panni del nuovo Nowitzki: una carriera intera con i Mavs, magari con una statua fuori dall’arena. Ma dopo lo shock iniziale, qualcosa è cambiato nella sua mentalità. Secondo chi gli è vicino, “vincere è diventato tutto”.
Ecco perché Luka ha deciso di:
cambiare dieta e preparazione fisica;
partecipare attivamente al reclutamento di giocatori come Marcus Smart e Deandre Ayton;
entrare nel merito della costruzione del roster, partecipando a un meeting con il GM Rob Pelinka e coach J.J. Redick per discutere a fondo delle finanze e della visione futura dei Lakers.
Doncic ha ribadito il suo obiettivo: tornare alle Finals al più presto, dopo esserci arrivato con Dallas nel 2024. E per farlo, vuole una squadra costruita attorno alle sue caratteristiche, pronta a competere ogni singola stagione.
In una parola: entusiasti. La franchigia è perfettamente allineata con le ambizioni del suo nuovo leader, e il prolungamento di Doncic è il segnale che una nuova era è ufficialmente iniziata.
La scelta di non offrire un contratto esteso a Dorian Finney-Smith, ad esempio, ha fatto pensare a molti che i Lakers stiano preservando spazio salariale per altri colpi futuri. Ma secondo fonti vicine alla dirigenza, l’obiettivo non è necessariamente firmare un’altra superstar, quanto piuttosto restare flessibili, muoversi con intelligenza e competere subito.
Se poi dovesse esserci la possibilità di affiancare a Doncic un nome come Jokic o Antetokounmpo, tanto meglio. Ma intanto, il primo tassello è stato piazzato: Luka Doncic sarà il volto dei Lakers per i prossimi anni, e questa volta con tutti i crismi di una stella che ha scelto di prendersi la responsabilità di guidare una delle squadre più iconiche della storia NBA.