Dopo settimane di speculazioni, la saga di Jimmy Butler si è finalmente conclusa con il suo trasferimento dai Miami Heat ai Golden State Warriors. L’ex All-Star voleva disperatamente lasciare la Florida dopo che gli Heat si erano rifiutati di offrirgli un rinnovo contrattuale, mentre i Warriors erano alla ricerca di un’altra stella da affiancare a un ormai maturo Stephen Curry. Un connubio perfetto.
Butler ha debuttato con i Warriors contro un’altra sua ex squadra, i Chicago Bulls. Dopo essere stati sotto di 16 punti all’intervallo, gli ospiti sono riusciti a ribaltare la partita, grazie anche alla prestazione efficiente di Butler, autore di 25 punti. Tuttavia, a causa dello svantaggio negli scontri diretti, Golden State al momento si trova fuori dalla top 10 della Western Conference. Riusciranno a battere i Bucks in trasferta in un disperato tentativo di qualificarsi ai play-off? Lo scopriremo martedì mattina, quando le due squadre si sfideranno in Wisconsin.
Milwaukee Bucks: Lillard, Jackson Jr., Prince, Kuzma, Lopez.
Golden State Warriors: Curry, Hield, Butler, Green, Post.
I Milwaukee Bucks arrivano da una buona vittoria contro i Philadelphia 76ers, nonostante la presenza in campo di Joel Embiid e Paul George. Prima di questo successo, i Bucks avevano vinto solo una delle ultime sei partite.
Ora si trovano a dover affrontare i Warriors in un back-to-back, ma la situazione è leggermente favorevole rispetto a un classico doppio impegno ravvicinato: il match contro i Sixers si è giocato con un orario anticipato e, essendo ancora in casa, la squadra non ha dovuto viaggiare.
Il recente periodo difficile è coinciso con la cessione di Khris Middleton ai Washington Wizards, scambiato con Kyle Kuzma, giocatore considerato da molti poco utile a un team con ambizioni da titolo. Inoltre, l’assenza di Antetokounmpo per un problema al polpaccio ha pesato enormemente sulle prestazioni della squadra.
Ora che gli Indiana Pacers li hanno superati in classifica e con i Detroit Pistons in netta crescita, i Bucks non possono permettersi ulteriori passi falsi. Serve una pausa per ritrovare la giusta chimica di squadra e permettere a Giannis di recuperare al meglio, altrimenti Milwaukee rischia seriamente di scivolare fino alla zona play-in.
La stagione dei Warriors è molto simile a quella dei Bucks: hanno solo due vittorie in meno, ma mentre Milwaukee è al quinto posto a Est, Golden State si trova fuori dai play-in a causa della maggiore competitività della Western Conference. Attualmente, i Warriors hanno un record del 50% di vittorie dopo 52 partite, proprio come i Sacramento Kings e i Phoenix Suns, che li precedono in classifica.
L’arrivo di Butler ha reso i Warriors sicuramente più competitivi, ma rimangono interrogativi sulla compatibilità del suo gioco con il sistema di Steve Kerr. La squadra farà affidamento sul talento individuale per cercare di raggiungere i play-off, ma non è detto che ci riesca. La lotta è serrata: anche superando Kings e Suns, Golden State sarebbe solo nona e dovrebbe vincere entrambi gli incontri del play-in per accedere alla post-season.
Se vogliono scalare ulteriormente la classifica, i Warriors dovranno superare squadre come Dallas, Minnesota e i Los Angeles Clippers, tutte con un miglior record e un organico più solido. Il calendario di Golden State è relativamente favorevole per il resto della stagione, un fattore che potrebbe giocare a loro vantaggio. Tuttavia, i Mavericks hanno appena acquisito Anthony Davis, i Timberwolves hanno un calendario ancora più agevole e i Clippers, con il ritorno di Kawhi Leonard, sono un avversario temibile.
I Warriors sembrano una squadra che vorrebbe fare di più, ma con dei limiti fisici che li frenano. Con la chiusura della finestra di mercato, sanno di dover giocare con le risorse a disposizione senza poter contare su nuovi innesti.
Butler ha già lasciato il segno, e con Curry in grande spolvero dopo la prestazione vintage contro Chicago, affronteranno Milwaukee con fiducia. I Bucks sono privi di Antetokounmpo e giocano il secondo match di un back-to-back. Se Golden State esprime il suo miglior basket, ha tutte le carte in regola per vincere.
Lillard non è più il giocatore dominante dei tempi di Portland, sebbene abbia ancora fiammate di classe, come i 43 punti segnati ieri contro i Sixers. Tuttavia, non ha la costanza per ripetersi ogni sera e potrebbe incappare in una prestazione negativa (ad esempio, un classico 6/19 dal campo).
Golden State ha assoluto bisogno di vittorie per recuperare terreno a Ovest. Butler migliora la squadra ma non è un trascinatore assoluto. I Bucks senza Giannis e con un roster non al meglio, potrebbero cedere sotto i colpi degli ospiti.
Golden State ha più energie ed entrerà in campo con voglia di fare bene. Milwaukee viene da un match intenso contro Philadelphia e potrebbe accusare un calo fisico e mentale fin dai primi minuti.
