I Cleveland Cavaliers stanno dominando la regular season, non solo nella Eastern Conference ma in tutta la NBA. Dopo 52 partite, il loro record è di 42 vittorie e 10 sconfitte, con sole 3 sconfitte contro squadre della Western Conference, considerata la più competitiva tra le due.
La squadra allenata da Kenny Atkinson è sulla strada per conquistare il primo seed a Est e, prima della trade deadline, ha risolto il suo più grande punto debole: la mancanza di centimetri sugli esterni. La dirigenza ha infatti acquisito De’Andre Hunter dagli Atlanta Hawks, ex quarta scelta assoluta al Draft. L’arrivo di Hunter renderà i Cavs ancora più temibili: basterà per puntare seriamente al titolo?
Il primo ostacolo della nuova era Cavaliers arriva dai Minnesota Timberwolves, che voleranno in Ohio per questa sfida. Riuscirà Cleveland a proseguire il suo dominio o i Timberwolves riusciranno a sorprendere?
Cleveland Cavaliers: Garland, Mitchell, Strus, Mobley, Allen.
Minnesota Timberwolves: Dillingham, Edwards, McDaniels, Reid, Gobert.
Cleveland sta distruggendo la concorrenza grazie a un attacco storicamente efficace. Il nuovo allenatore Kenny Atkinson ha importato il sistema “pace and space” che ha reso i Golden State Warriors quasi invincibili nell’ultimo decennio. Il risultato è un net rating in doppia cifra, un dato che dimostra la reale forza di una squadra. Con sole 10 sconfitte in 52 partite, i Cavaliers sono sulla strada per una stagione da 67 vittorie e Atkinson è il favorito per il premio di Coach of the Year.
Gli obiettivi della squadra sono cambiati rapidamente: dall’essere una semplice squadra da playoff a puntare direttamente al primo posto nella Eastern Conference e a una finale di Conference contro Boston. I Celtics restano leggermente favoriti, ma l’arrivo di Hunter potrebbe aver colmato il divario.
La profondità del roster e il talento di Cleveland permettono alla squadra di giocare al 90% e comunque vincere agevolmente, una caratteristica che solo le migliori squadre della storia hanno avuto. Se non ci saranno infortuni, chiuderanno la stagione con oltre 65 vittorie e il fattore campo assicurato nei playoff, un vantaggio cruciale in un’eventuale Gara 7 contro Boston.
Se c’è una squadra imprevedibile in questa stagione, è senza dubbio Minnesota. La dirigenza ha deciso di smantellare il roster che l’anno scorso era arrivato alle Finali di Conference, scambiando Karl-Anthony Towns ai Knicks in un’operazione per risparmiare sul monte salari. Il suo sostituto, Julius Randle, si è rivelato un downgrade, sia a livello individuale che di adattamento con il resto della squadra.
L’attacco di Minnesota è crollato senza Towns, probabilmente il miglior lungo tiratore della NBA nel 2025 e un eccellente passatore. A peggiorare la situazione, i Knicks si sono trasformati nella seconda miglior squadra offensiva della NBA proprio grazie all’arrivo di Towns.
I Timberwolves, invece, sono stati travolti da un gennaio terribile, ma sono riusciti a mantenere un record positivo. Dopo una striscia vincente, hanno perso due partite di fila, tra cui una contro i Wizards e una contro i Kings privi di Fox, dimostrando la loro totale incostanza.
Nonostante tutto, il calendario finale è piuttosto agevole e probabilmente eviteranno il Play-In, qualificandosi direttamente ai playoff. Tuttavia, rispetto alle alte aspettative di inizio stagione, è chiaro che questa squadra non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella dell’anno scorso. Con il giusto sorteggio potrebbero anche passare un turno di playoff, ma contro squadre come Denver o i Lakers, rischiano un’eliminazione immediata.
I Cavaliers sono nettamente superiori e, con tre All-Star in roster, vorranno chiudere la prima parte della stagione con un’altra vittoria prima dell’All-Star Break. Minnesota, paradossalmente, potrebbe essere più competitiva senza Randle, la cui compatibilità con il resto della squadra è stato disastroso, ma nel complesso non sembrano all’altezza di Cleveland.
Cleveland ha vinto il primo scontro stagionale a Minneapolis con 7 punti di scarto, e i bookmaker hanno impostato la linea allo stesso valore per questa partita. I Timberwolves sono più solidi con Reid titolare al posto di Randle, ma senza DiVincenzo e probabilmente Conley, avranno grosse difficoltà contro i due All-Star nel backcourt di Cleveland.
Mitchell sarà titolare nell’All-Star Game e sta vivendo una stagione eccellente. L’attacco di Cleveland non dipende esclusivamente da lui, il che gli ha permesso di giocare con più libertà e migliorare le sue prestazioni. Inoltre, c’è una motivazione extra: da tempo si parla di Anthony Edwards come del “nuovo Michael Jordan” e migliore di Mitchell. Il giocatore dei Cavaliers vorrà ricordare a tutti il suo talento.
Cleveland è una macchina da punti e la difesa di Minnesota, pur essendo sopra la media, non sarà in grado di contenerli. Il primo incontro tra le due squadre è finito con 240 punti totali, e con il possibile debutto di Hunter (ottimo tiratore da tre) e Reid titolare per Minnesota, potremmo assistere a un’altra sfida ad alto punteggio.